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Storia del CAD

Genova, 3 novembre 1996

COSTITUZIONE DEL CLUB AMICI DALMATA VERBALE
DELL’ASSEMBLEA UNIFICATA C.I.DAL. / C.I.A.D.

Alle ore 16.30 nei locali della Fiera Internazionale di Genova ha avuto inizio l’Assemblea Unificata Costituente del Club Amici Dalmata comprendente i soci del Club Italiano Amici Dalmata e i soci del Club Italiano Dalmata, regolarmente convocati a mezzo posta, dai rispettivi Clubs, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:
1) Situazione Dalmata in Italia (C.I.A.D. / C.I.DAL)
2) Approvazione nuovo statuto sociale del C.I.DAL modificato
3) Elezioni delle cariche sociali.

Il consigliere del C.I.A.D. Muto Espedito Massimo propone quale Presidente dell’Assemblea il Consigliere E.N.C.I. sig. Dino Scarso. Il consigliere del C.I.DAL sig. Paolo Belleggia chiede se il Presidente proposto è regolarmente associato in quanto lo Statuto prevede che a svolgere tale funzione sia proprio un associato. Gli viene confermata l’associazione del sig. Scarso e pertanto l’Assemblea all’unanimità lo elegge Presidente della stessa.
Il presidente chiarisce le motivazioni dell’Assemblea che dovrà svolgersi nel rispetto degli accordi conclusi fra i due Consigli Direttivi nella riunione tenutasi a Milano il 28/05/1996, auspicata dall’E.N.C.I. e presieduta dall’allora Direttore Generale sig. Guido Perosino. Precisa che il costituente Club si chiamerà C.A.D. (CLUB AMICI DALMATA). Il Presidente Scarso chiede ai rappresentanti del Club Italiano Dalmata se hanno provveduto alle modifiche statutarie concordate e stabilite congiuntamente nella riunione del 28/05/1996. Il sig. Paolo Belleggia consigliere del C.I.DAL. gli conferma l’avvenuta assemblea che ha provveduto alle modifiche necessarie nel rispetto dello statuto e di quanto concordato.
Il Presidente chiede ai rappresentanti del Club Italiano Amici Dalmata se hanno visionato il nuovo statuto modificato e se sono d’accordo. Gli viene data risposta affermativa.
A questo punto da lettura dell’Ordine del Giorno e passa a discutere il primo punto.
Punto 1 – Il Presidente illustra le motivazioni dell’Assemblea , le aspettative e le direttive dell’E.N.C.I. circa i Club di Razza e le Società Specializzate precisando che l’indirizzo è quello di avere come referente per la razza DALMATA solamente un Club che la tuteli e la valorizzi.
Punto 2 – Il Presidente chiede l’approvazione dello Statuto Sociale modificato dopo aver chiesto se tutti i presenti ne conoscono gli articoli e le modifiche apportate. Non essendovi alcuna obbiezione procede all’approvazione per alzata di mano. All’unanimità viene approvato il nuovo Statuto Sociale modificato che viene di seguito integralmente trascritto.

Punto 3 – Prima di iniziare i lavori per l’lezioni delle cariche sociali, il Presidente chiede di poter visionare gli elenchi degli associati dei rispettivi clubs aventi diritto al voto, precisando che soltanto quelli in regola con le quote associative e soci almeno dall’anno precedente possono esercitare il loro diritto al voto.
Il Club Italiano Amici del Dalmata presenta gli elenchi dattiloscritti e numerati del 1995 e del 1996 contenente rispettivamente n° 194 e 177 soci di cui 118 aventi diritto al voto.
Il Club Italiano Dalmata presenta l’elenco del 1995 contenente numero 282 associati.
Il Presidente chiede al sig. Paolo Belleggia, consigliere C.I.DAL di presentare anche l’elenco 1996 contenente gli associati aventi diritto al voto. Il sig. Belleggia presenta un’elenco di n° 35 soci in regola. Tutti gli elenchi vengono firmati dal Presidente e dai signori Anatolia Ferraiouolo e Paolo Belleggia. Il Presidente chiede che venga formata la Commissione Elettorale che all’unanimità risulta essere eletta per alzata di mano dai soci Ugo Dainese, Anatolia Ferraiolo e dal sig. Sandro Arnetoli. Il Presidente consegna alla Commissione elettorale gli elenchi per la necessaria verifica.La sig. Paola Marchetti, socio del Club Italiano Dalmata chiede che la votazione avvenga per scrutinio segreto; a questa richiesta si associano altri soci presenti.
Prende la parola il signor Franco Ferrari dichiarando di essere favorevole alla votazione per alzata di mano. Dopo varie e animate discussioni la sig. Paola Marchetti decide di ritirare la sua richiesta e pertanto il Presidente comunica che si voterà per alzata di mano.
Viene letta la lista di candidati alla carica di consigliere, scaturita dagli accordi di Milano, che all’unanimità per alzata di mano vengono eletti:

Consiglieri
Belleggia Paolo
Bonino Renata
De Nicola Ferdinando
Eggli Edith
Ferrari Franco
Mathis Fiorella
Muto Espedito
Pedercini Pia
Poggesi Manola
Vettori Gabriele

Sindaci
Comandè Vincenzo
Benedetti Fausto
Posillipo Dario (supplente)

Probiviri
Palmieri Antonio
Fossa Guido
Del Bue Luca
De Maio Salvatore (supplente)
Pasotti G.Vittorio (supplente)

Alle ore 17.20 non essendovi null’altro da trattare all’Ordine del Giorno, l’Assemblea è dichiarata chiusa dal Presidente. I membri eletti accettano l’incarico e decidono di autoconvocarsi subito dopo per procedere all’assegnazione delle cariche sociali.

La Segretaria
Anatolia Ferraiolo

Il Presidente
Dino Scarso